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alkemistsvart
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0 posted 2011-05-15 11:42 AM


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IO E LA FRATTINI NELL'ISTANZA COMUNALE PER IL PRIMO LUGLIO AL VILLA VERDI,
CITTA DEL PORTO.

(pianuris selea)

L'esposizione vertirà su temi attuali quali il paesaggio culturale dei giorni nostri,l'attivismo ambientalistico,l'espressione delle emozioni e delle insoddisfazioni nella società di oggi:

(esempio)minerva per le ricerche di carlo erba http://ulisse.sissa.it/scienzaEGita/museo/Useg070713m001]http://ulisse.sissa.it/scienzaEGita/museo/Useg070713m001

A tal riguardo sarà allestito uno spazio adibito a performance musicali ed eventuali dibattiti sui alcuni dei temi suddetti nell'istanza presentata per la mostra organizzata da me e la frattini al villa verdi:
Coscienza di ecologia superficiale e di ecologia profonda:dalla visione fortemente antropocentrica della prima si approda alla simbiosi uomo\regni non umani,già propia di antichissime minoranze religiose filosofiche dell'europa occidentale,dell'america e dell'oriente.
Il mondo interpretato come ragnatela di fenomeni interconnessi ed interdipendenti,dilatazione totale dell'io fino all'identificazione con la natura,il rispetto per tutto cio' che è simile a noi e altro dai noi,ma che ugualmente appartiene alla sottile trama della vita universale.
Dunque consapevolezza di - appartenere al luogo - da sperimentatore coscienzioso,e non superbo conquistatore:

(esempio)tesi personale sulla fotosintesi. http://giulio.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=177073&f=177073&idd=9203332]http://giulio.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=177073&f=177073&idd=9203332

Definizione di arte in quanto linguaggio dell'anima: ancora un superamento della barriera egotistica dell'uomo in quanto l'espressività artistica trascende colui che la crea;non è un arte fine a se stessa ma ipegnata ,politicizzata nel senso di portavoce dei malesseri,delle frustazioni,delle ansie dell'uomo odierno,un gioco coscienzioso che supera i vertici della percezione estetica per impradonirsi dei valori piu sensibili del mondo:

(esempio)qualche nesso interessante sulle brigate malatesta. http://it.wikipedia.org/wiki/Brigate_Bruzzi_Malatesta]http://it.wikipedia.org/wiki/Brigate_Bruzzi_Malatesta

       

musica perfomance davide cantarella http://www.youtube.com/watch?v=GoZxpTHrN-c

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QUI ALLEGO UN ARTICOLO INTERESSANTE DELLA CITTA,NEL FEBBRAIO DEL 2008.

             

La Villa Comunale,
gioiello verde di Salerno.
I pubblici giardini voluti da Matteo Luciani e fatti restaurare da Vincenzo De Luca con Gianni Giannattasio.
Era ridotta davvero male. Del disegno originale delle aiuole non era rimasto niente, i viali erano stati asfaltati e l’errata manutenzione, gli usi impropri e i diffusi atti di vandalismo ne avevano davvero compromesso l’integrità. Nonostante le offese del tempo e degli uomini, la Villa comunale conservava però ancora piante ultracentenarie, in particolare alcuni lecci, dei maestosi pini d’Aleppo, un incredibile esemplare multistipite di palma delle Canarie e un’altissima palma da datteri.
Una decina di anni fa, grazie ad uno uso accorto delle risorse comunitarie del Programma Urban, il Comune di Salerno decise di porre fine alla grave situazione di degrado, disponendo finalmente un felice intervento di restauro, grazie al quale la Villa è ritornata ad essere un’oasi di verde e di quiete in cui è piacevole immergersi, anche solo per pochi minuti.
Giardino storico a funzione pubblica, la Villa,o per meglio dire ciò che è arrivato fino a noi, è il frutto di una serie di interventi urbanistici susseguitisi fin dalla prima metà dell’800 in un’area che era situata fuori le mura della città medioevale. Si hanno notizie di una prima sistemazione a verde dell’area intorno alla spiaggia di Santa Teresa già nel secondo decennio dell’Ottocento, con l’acquisto a Napoli di 250 piante di acacia e 10 di salice piangente. Nel sito, che durante l’occupazione francese fu utilizzato come piazza d’armi, venne installata la fontana di Don Tullio, che la tradizione vuole sia stata donata a Gioacchino Murat in occasione del suo compleanno. I giardini allora erano molto più piccoli e avevano una forma rettangolare. Un primo progetto di costruzione della villa comunale abortì e il terreno in seguito fu utilizzato per costruirvi il teatro Verdi. In quegli anni, caratterizzati dall’opera incessante del sindaco Matteo Luciani, fu però presentato un nuovo progetto per la costruzione di giardini pubblici proprio accanto al teatro. I lavori iniziarono nel 1874.  

             

Sergio Marino e Paola Valitutti, che per il ciclo di visite guidate alla città hanno curato la ricerca storica sulla villa comunale, ci raccontano una serie di episodi che testimoniano l’importanza che la villa ha avuto fin dall’inizio nella vita quotidiana dei salernitani. Già nel 1875 iniziarono a tenersi dei concerti il giovedì e la domenica e il giornale "La Provincia", nell’edizione del 28 agosto di quell’anno, riporta le lamentele dei cittadini che chiedevano che i viali fossero innaffiati meglio, per evitare che il vento sollevasse polvere durante i concerti. Nel 1879 venne eretto un nuovo formaletto per la musica e nel 1881 un caffè. Attorno alla Villa comunale cominciarono a sorgere i primi ritrovi: il ristorante "Aquila d’Oro" nel 1896 e il "Santa Teresa" nel 1924. Nello stesso anno fu inaugurata a Palazzo Edilizia la birreria Welten, il locale dava direttamente sulla Villa, in quanto non esisteva il Palazzo Littorio, cioè l’edificio della Prefettura, la cui costruzione limitò poi l’estensione dei giardini. Nel corso degli anni vennero inseriti all’interno alcuni monumenti e per quello di Nicotera, il 3 ottobre del 1897, la villa fu illuminata con il gas acetilene e vi si esibirono le maggiori bande cittadine. Vi trovò posto anche il chioschetto del fotografo Oreste Cilento, che con la moglie organizzava interessanti mostre fotografiche, e vi si celebrarono addirittura cerimonie religiose: il 5 maggio del 1925 ben duemila bambini vi fecero la prima comunione.

             

«La Villa comunale, insieme con il Teatro Verdi, può assumersi a simbolo delle ambizioni della nuova classe emergente post-unitaria e di una rinnovata e più ampia concezione urbana - spiega Enrico Auletta, architetto del verde che ha fatto parte del gruppo di lavoro multidisciplinare che progettò l’intervento di restauro - La Villa diviene filtro e legame tra la città antica, il teatro, il mare. Non a caso i suoi assi principali furono orientati l’uno, a partire dal colonnato del Verdi, verso il lungomare ed il golfo; l’a ltro a connettere percettivamente il castello e l’infinito del mare, con interposta la leggera scenografia della fontana di Don Tullio». Nei decenni successivi la città crebbe ancora, sottraendo altro spazio al mare, e la Villa comunale venne cinta da edifici. L’ unico asse prospettico che restò fu quello rivolto verso il castello di Arechi che, non a caso, il recente intervento di restauro ha ripristinato, rettificandolo e liberandolo di presenze vegetali che ne occultavano la vista, e oggi accompagnato da un doppio filare di camelie. Ristabilite anche le relazioni tra la Villa e il Teatro con la pedonalizzazione di via D’Agostino, non è stato possibile invece recuperare alle originarie funzioni la piazza centrale, perché la Soprintendenza non ha consentito di spostare il monumento a Nicotera (la scultura in bronzo è una copia del 1962, l’originale fu fusa per motivi bellici), che fu realizzato là dove c’era la base del rialzo per la musica. Grazie ad una comparazione con antiche piante della città e alla sovrapposizione con una planimetria di fine Ottocento, è stata stabilita l’originaria posizione delle aiuole. Riscontro confermato anche dalla presenza di alberi più longevi giusto al centro delle antiche aiuole. Purtroppo non è stato possibile recuperare l’area delimitata dal porticato della Prefettura, che continua ad essere utilizzata come parcheggio da dipendenti e funzionari...
(27 FEBBRAIO 2008)

             


(Artista:gianluca puglia)

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